sabato 23 febbraio 2008

La rabbia


La rabbia è un sentimento antico, primordiale. Da quando esiste, l'uomo si è sempre incazzato. Vagando qua e là sui siti di psicologia trovo che per la maggior parte delle teorie la rabbia rappresenta la tipica reazione alla frustrazione e alla costrizione, sia fisica che psicologica. Bene. Grazie a queste poche parole ho compreso l'origine della mia rabbia. La rabbia che mi pervade accendendo quel maledetto rettangolo di trentadue pollici di diagonale. E' colpa della costrizione fisica e psicologia di vedere che le parole dette in campagna elettorale sono le stesse del 2006. Che erano le stesse del 2001. Che erano le stesse del '96. Che a loro volta erano le stesse del '94. Mi fermo qui, perchè prima ero un adolescente privo di rabbia. O quantomeno privo di questo tipo di rabbia. E non sono solo le parole a ripetersi. Anche le facce sono le stesse. Sono sempre loro che ripetono le stesse cose, con le stesse parole. Salari più alti, aiuti alla ricerca, certezza della pena, snellimento della burocrazia, sviluppo del mezzogiorno. Le solite ovvietà. Programmi che sembrano fotocopiati. Nessuno che usa nuove parole. Nessuno che parla di telelavoro, di rifiuti zero, di alternative all'incenerimento dei rifuti. Nessuno che parla di wi-max. O meglio nessuno che parla di wi-max pubblico e non privato. Poi quando sono stufi delle ovvietà allora dicono cazzate che non stanno nè in cielo nè in terra. Nel programma del Partito Democratico c'è scritto testualmente: modernizzare l'Italia significa scegliere come priorità le infrastrutture e la qualità ambientale[...].Sì agli impianti per produrre energia pulita, ai rigassificatori, ai termovalorizzatori[...]. Migliorare la qualità ambientale con i termovalorizzatori è un ossìmoro. Da wikipedia: L'ossimoro è una figura retorica e consiste nell'accostamento di due termini in forte antitesi tra loro. Esempi: brivido caldo, lucida follia, urlo silenzioso, disgustoso piacere, l'uomo nudo con le mani in tasca, ghiaccio bollente, attimo infinito, silenzio assordante. Ecco, possiamo aggiungere energia pulita con i termovalorizzatori. I termovalorizzatori, meglio e più propriamente noti come inceneritori, l'unica cosa che producono sono i tumori. Ma c'è chi afferma il contrario. E chi afferma il contario è stato candidato dal Partito Democratico e in caso di vittoria sarà quasi sicuramente Ministro della Salute. Questa gente è candidata a fare il Ministro della Salute, questa gente qui, invece, è costretta ad arrangiarsi su internet per gridare il proprio allarme.
Per la cronaca, il programma del Pdl, o come cxxxo si chiama, non voglio nemmeno leggerlo, uno perchè tanto è uguale a quello del Pd, due perchè il mio stomaco è forte, ma non voglio portarlo al limite.
La mia rabbia poi aumenta se vado per strada. Aumenta guardando la rassegnazione della gente che si autocondanna al "tanto sono tutti uguali", "chiunque vinca non cambia niente". No, io non voglio rassegnarmi. Dev'esserci una soluzione, un modo per cambiare realmente le cose. E allora lo cerco. Lo cerco sui blog, su youtube, sui forum. Lo cerco nel confronto diretto con le persone, senza intermediari corrotti di mezzo. Lo cerco nella tecnologia che mi permette di discutere di soluzioni nuove con qualcuno che sta a cento, mille, diecimila chilometri da qui. E allora provo a sentire che l'aria è diversa, che le parole non sono più le stesse, che c'è un minimo di entusiasmo. Poi però ho quella sensazione che la soluzione è pressochè irraggiungibile. Che è lontana. Che ti vengono messi i bastoni tra le ruote pur di evitare di discutere, di confrontarsi. Che l'entusiasmo è drogato e sedato dalla televisione, dal calcio, dai reality show, dai culi delle veline, dalle macchine dei calciatori, dal gossip della domenica. E allora, inizi forse a capire che hanno ragione quelli del "tanto sono tutti uguali". Da una parte rassegnato, dall'altra euforico e ansioso di reagire. E il risultato è un'unica,
ribollente, vulcanica, traboccante... rabbia.

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