martedì 19 febbraio 2008

Il prodotto


Nello scorso weekend, tutti gli appassionati di calcio (ma anche quelli a cui il calcio proprio non interessa) hanno assistito al primo esperimento di quello che è stato battezzato, dalla nostra fantasiosa stampa, "lo spezzatino". Lo spezzatino consiste nel far giocare le partite della giornata in giorni e orari diversi in modo da non sovrappore due gare di cartello. Il riusltato del primo esperimento è stato: il sabato Livorno-Inter alle 16, Milan-Parma alle 18, Juve-Roma alle 20.30. Tutto il resto Domenica alle 15. L'amministratore delegato del Milan ed ex Presidente della Lega Calcio Adriano Galliani si è detto favorevole allo spezzatino, perchè valorizza "il prodotto". Già, il prodotto. Per il Signor Galliani il calcio è diventato un prodotto. Una merce. Un bene di consumo. Non voglio fare il moralista. Galliani mangia con il calcio. E mangia grasso. Però, ci sono quelli come me, per cui il calcio è ancora passione. Passione Signor Galliani. Ci sono quelli a cui del suo prodotto non frega proprio niente. Siamo in tanti. Siamo quelli a cui non importa niente degli anticipi, dei posticipi, delle plusvalenze, del G14. Quelli che l'abbonamento a SKY l'hanno fatto proprio perchè senza non ce la fanno. E perchè allo stadio... una volta... ora è sempre pù dura. Quelli che il calcio è "scusa Aimeri sono Ciotti e intervengo dall'Olimpico per segnalare che la Juventus è passata in vantaggio grazie ad una splendida punizione di Platini." Quelli che le partite si giocano alle due e mezza di inverno e alle quattro in primavera. Quelli che i gol si vedono alle sei a novantesimo minuto e che al massimo alle otto su RaiDue si vedono un tempo della partita più bella. Quelli che la moviola ce l'ha solo Carlo Sassi alla Domenica Sportiva. Quelli che gli stranieri del Milan sono Hatley e Wilkins, della Juve Platini e Boniek, dell'Inter Rumenigge e Diaz. Ci sono quelli che il 99 sulla maglia non lo sopportano. I titolari vanno dall'uno all'undici e i panchinari dal dodici al sedici. E il numero 1 e il numero 12 sono i portieri. Ci sono quelli che il 2 e il 3 sono i terzini e il 7 e l'11 sono le ali. Non gli esterni alti e bassi. Caro Galliani ci siamo anche noi. Tu parli di prodotto. Il tuo prodotto fa profitto. Tu ti emozioni davanti ai proventi del merchandising e dai premi UEFA. Noi no. Noi ci emozioniamo ancora per altro. Un po' meno rispetto al passato, perchè il prodotto, tra l'altro, diventa sempre più scadente. Ma ancora ci emozioniamo davanti alle giocate di Ibrahimovic, alle accelerazioni di Kakà, alla follia di Cassano, all'eternità di Del Piero e Maldini. Ce la stai mettendo tutta, tu e i tuoi colleghi a farci smettere di emozionare. E' una battaglia aperta. Da una parte ci siamo Noi, dall'altra il tuo prodotto. Non so chi la vincerà. Ma onestamente sono abbastanza pessimista.

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