venerdì 26 ottobre 2007

Difetto di Giurisdizione


Mario Lozano, il marine che uccise Nicola Calipari mentre portava a casa Giuliana Sgrena, appena liberata dopo essere stata sequestrata in Iraq, non sarà processato. Difetto di giurisdizione. Lo ha deciso la terza Corte d'Assise di Roma. Ancora una volta la sovranità dello Stato Italiano viene calpestata dal volere degli Stati Uniti d'America. Nessuno voleva un processo sommario, nessuno voleva una gogna mediatica, volevamo solo la verità. Volevano capire perchè l'auto che riporta a casa una giornalista italiana sequestrata in Iraq e un funzionario del Sismi che ha condotto le operazioni di rilascio, finisce sotto il fuoco dell'esercito americano. Questo volevamo. Volevamo sapere se è stato davvero un errore, una fatalità, come sostengono gli USA. Se qualcosa è andato storto nelle comunicazioni. Oppure se Calipari e la Sgrena non dovevano tornare in Italia vivi. Ma non lo sapremo mai. Perchè l'uomo che ha sparato non sarà processato. Come non sapremo mai perchè sono morte 26 persone che volevano solo trascorrere una giornata di vacanza sulle nevi del Chermis. In un post di qualche mese fa parlai della liberazione di Rahmatullah Hanefi, il mediatore Afghano che contribuì alla liberazione di Mastrogiacomo. All'epoca Hanefi e Gino Strada fecero da mediatori con i talebani. La trattativa si concluse con la liberazione del giornalista italiano in cambio di 5 detenuti talebani. Berlusconi e Bush si indignarono. Gettarono merda sul governo, su Emergency, che chiuse l'ospedale di Kabul, su Gino Strada, su Hanefi. Non si tratta con i terroristi, tuonarono. Molto meglio fare un blitz armato e presentarsi ai funerali di Stato di Lorenzo D'Auria, il militare deceduto in Afghanistan. O a quelli di Calipari. Accoglierlo come un eroe mentre la sua bara è avvolta dal tricolore. Oggi l'eroe, parole della vedova di Calipari, è stato ucciso una seconda volta. Oggi però non si indigna nessuno. Berlusconi? Assente. Bush? Assente. Il governo? Assente. Lo Stato? Assente. Sono presenti solo ai funerali. Che questa gente provi vergogna. E non invochi il difetto di giurisdizione.

martedì 23 ottobre 2007

La mail che ho scritto a Levi


Il blog di Beppe Grillo, nel post "La legge Levi-Prodi e la fine della Rete" riporta l'indirizzo e-mail di Ricardo Franco Levi, autore dell'assurda proposta di legge che prevede che chiunque abbia un sito, un blog o simili in Rete, debba registrarlo ad un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, con conseguenti moduli, bolli e, molto probabilmente, pagamenti vari.
Io, ho fatto il mio dovere. Ho scritto a questo signore:

Buongiorno Dottor Levi, Sono possessore di un blog personale che non legge praticamente nessuno, se non mia moglie e 4-5 colleghi. Cosa dovrei fare secondo la sua "fantastica" proposta di legge? Registrarlo al ROC? Ma come fate a partorire delle cose così ridicole? Vi impegnate molto o vi vengono spontanee? Ma poi Levi, mi dica la verità, ma lei, lo sa cos'è un blog? E Prodi lo sa? No, non lo sapete. Siete vecchi. Siete rimasti ai quotidiani di carta. A Bruno Vespa. A Mentana. Ai salotti. Teneteveli i salotti. Non li vuole nessuno. Lasciateci la Rete però. Quella è roba nostra.

venerdì 19 ottobre 2007

Vendofone


Ieri sera, finalmente, ad Annozero (e ti pareva se una volta ne parla Vespa o Mentana...) si è parlato del caso Vodafone. A seguito della cessione di un ramo d'azienda da parte di Vodafone, 914 lavoratori dipendenti (tutti operatori di Call Center) sono stati "venduti" ad una società di nome ComData che, con tutto rispetto, lungi dall'essere il colosso delle telecomunicazioni quale è oggi Vodafone. Dipendenti assunti magari 10 anni fà da un'azienda dal genere, hanno pianificato un certo tipo di vita, acceso mutui, comprato case, costruito famiglie, oggi si trovano a fare i conti con una realtà nuova, emergente, che non ha prospettive certe per il futuro. Addirittura, diceva ieri una lavoratrice, il contratto di vendita parla di cessione a ComData "e le sue controllate". Questo significa che da un giorno con l'altro una persona può passare dall'essere dipendente di una delle più grandi e solide aziende d'europa alla PincoPallino srl, di 8 dipendenti, che può chiudere, fallire, cassaintegrare nel giro di 6 mesi.
Ennesimo frutto del precariato che vive in Italia da anni, figlio della Legge 30, di governi incapaci, di capitalismi senza capitali, di vendite, cessioni, quotazioni in borsa, scalate, ecc... ecc... Sistema che porta persone ad essere state "sicure" a 20 anni e precarie a 40, con mutui da pagare, figli da crescere, case da costruire.

Life is Now.

giovedì 18 ottobre 2007

Lo sapevo...


Lo sapevo che sarebbe finita così. Non poteva finire altrimenti. Era la Storia che lo imponeva. I soldi, dei dirigenti incapaci, non possono cambiare il senso della Storia.
Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Lo so dal 4 dicembre 1994, il giorno di quello che ormai tutti conoscono come "il gol alla fiorentina". Al di là del gesto tecnico, la Storia ha avuto inzio qualche istante dopo. La corsa sfrenata verso quella che da quel momento è diventata la tua Curva. E' iniziato tutto lì. E una Storia che inizia con una corsa del genere non può finire con una porta sbattuta in faccia e una camminata lenta verso l'uscita. No, perchè di quelle corse ce ne sono state tante altre, in 10 100 1000 città del mondo. Ne ricordo a Torino, a Dortmund, a Roma, a Milano, a Tokyo, ad Amsterdam, a Manchester, a Monaco, a Glasgow, a Firenze, a Parma. Ovunque. E ho sentito che non sarà l'ultima firma, quindi è lontana l'ultima corsa. Non pensiamoci oggi. E' finita come doveva finire. Ma io... lo sapevo.

martedì 16 ottobre 2007

TrecentoSessantaCinque






















...sono 365 mattine che mi svegli all'alba...
...sono 365 giorni che mi aspetti quando torno a casa...
...sono 365 notti che non mi fai dormire...
Grazie di tutto questo.

Buon Compleanno Stellina.

Papà

lunedì 15 ottobre 2007

Perchè non ho votato alle primarie del PD...


Ho inaugurato questo blog proprio con un post sul PD. Questo significa che già non ci credevo all'epoca. Eppure avevo sperato tanto nel partito unico. Finalmente un taglio netto con la frammentazione dei partiti che contraddistingue (in negativo) il nostro paese. Finalmente una forza politica in linea con i grandi paesei d'Europa. Finalmente una risposta a chi, dall'altra parte, lamentava e denigrava una cozzaglia di sigle unite più che da un programma dalla voglia di stare in poltrona.
Ma tutto questo non l'ho visto. Ho visto la fusione di DS e Margherita, ho visto una forsennata corsa al posto più alto della segreteria del Partito, ho visto più defezioni che adesioni, non ho visto un programma serio sui temi caldi che interessano il Paese, ho visto che la nascita del PD ha portato alla ricomposizione, con tanto di rispolvero della vecchia sigla... del PSI!!... Ma non erano spariti? O per lo meno, non si chiamavano Forza Italia? Ho visto, al congresso, berlusconi dire che al 95% si sarebbe iscritto anche lui al nuovo soggetto, ho visto delle primarie scontate, e soprattutto NON ho visto Veltroni promettere che una volta eletto segretario del PD si sarebbe dimesso da sindaco di Roma.
E, purtroppo, ho visto i soliti noti cogliere al volo l'occasione per rispondere ai movimenti alternativi come il V-Day, che la politica non è morta, che non c'è disaffezione , ecc... ecc... negando ancora una volta l'importanza di 300.000 persone scese in piazza senza un simbolo di partito, senza una bandiera, solo per manifestare la voglia di cambiare questo Paese. Che tuttosommato ho ancora voglia di scrivere con la "P" maiuscola.
Insomma, ho visto le solite scene della vecchia, sorpassata, politica italiana.
Per tutto questo, ho scelto di non andare a votare le primarie.

mercoledì 10 ottobre 2007

Stop allo sviluppo tecnologico


Mediaset, l'azienda che fa capo all'ex-presidente del consiglio si è palesemente schierata contro lo sviluppo delle tecnologie moderne. Esiste un sito che si chiama vCast ( www.vcast.it ) che permette di puntare un sorta di videoregistratore telematico sui canali in chiaro: basta impostare ora di inizio e fine ed emittente per avere un file con la registrazione desiderata. Un servizio comodissimo a chi magari non ha un videoregistratore oppure si è dimenticato di programmarlo per registrare la trasmissione preferita. Niente di illegale. Il servizio è attivo solo sui canali visibili in chiaro, niente digitale terrestre, niente Sky. E per di più, alla registrazione, impone un'autocertificazione in cui si dichiara di essere in regola con il canone. Ieri sera Mediaset ha diffidato i ragazzi di vCast che per tutelarsi hanno sospeso tutte le registrazioni su Italia1, Canale5, Rete4 e Boing. Mediaset fa capo a berlusconi, l'uomo che in campagna elettorale sbandierava le sue tre "I", tra cui spiccava chiaramente la I di Internet. Oggi si cambia. Internet viene diffidata da Mediaset, non so proprio sulla base di cosa. Mediaset, proprio lei. L'azienda che da anni occupa abusivamente una frequenza che la Corte Europea ha assegnato ad Europa7 e che si ostina a non spedire Rete4 sul satellite. Non c'è veramente più limite alla vergogna.

venerdì 5 ottobre 2007

Senza commenti...


"A me non piace il magistrato etico. Il mestiere puo' creare anche malcontenti". Lo ha detto ad Annozero, intervistato da Sandro Ruotolo, il pm Luigi De Magistris. "Sono sotto ispezione da circa tre anni: questo comporta da un lato la bonta' del lavoro investigativo e processuale che uno sta facendo, lo dico senza voler essere sarcastico, dall'altro significa che io da circa un paio d'anni trascorro il sabato e la domenica a dovermi difendere, e ho perso il conto delle interrogazioni parlamentari sul mio conto". "Ho giurato fedelta' alla Costituzione e l'articolo 3 e' un baluardo - ha aggiunto il magistrato. - Credo di aver subito molte intimidazioni e pressioni proprio dagli ambienti istituzionali".