lunedì 17 marzo 2008

Free Tibet


Il Buddhismo è una delle poche religioni che non hanno mai creato guerre, non hanno invaso territori non hanno scatenato attentati. E' una vera religone di Pace. Non è una religione d'attacco, è una religione che si difende. Si difende dal 1950 dall'attacco del governo cinese. Unmilioneduecentomila tibetani uccisi durante la rivoluzione culturale. Migliaia di monasteri distrutti. Nonostante questo, il Dalai Lama non richiede più l'indipendenza, ma solo un'autonomia della regione del Tibet e il rispetto dei Diritti Umani. Si è limitato a descrivere i fatti in due parole: genocidio culturale.
Nel frattempo a Roma, la massima autorità della più grande religione monoteista del mondo lanciava un appello per fermare le violenze in Iraq, dimenticandosi della repressione di Lhasa. Molto più politically correct parlare di Iraq. Molto più spinoso fare un piccolo riferimento ai massacri dei monaci tibetani. "Mancano notizie certe" ha risposto il Vaticano. Forse vogliono vedere il cadavere di un monaco altrimenti non ci credono.
Il Dalai Lama è venuto in Italia e non è stato ricevuto da nessuna autorità politica. Nè di destra, nè di sinistra, nè di centro. Nessun politico fa cenno alla vergognosa repressione perpetrata dal governo cinese. Tutti impegnati a fare dollari con la Cina, a sponsorizzare le olimpiadi. Bush si è limitato a dire di evitare l'uso della forza. Lui. E' come se Riina va in questura a denunciare il furto della bicicletta.

Il Dalai Lama dal canto suo non ha nemmeno appoggiato il boicottaggio delle olimpiadi. Questo è un vero uomo di pace, insignito del Premio Nobel per la pace nel 1989. Ma nessuno se lo ricorda. Politici, Presidenti, Papi. Meglio parlare di Iraq.