lunedì 30 aprile 2007

PrimoMaggioDuemilasette



Domani è il Primo maggio. Di nuovo. Se tralsciamo le fumose origini americane di questa festa e la soppressione durante il ventennio fascista, quella di domani sarà la sessantaduesima ricorrenza della Festa dei Lavoratori. Ma vale ancora le pena di chiamarla così? Cos'è oggi il primo maggio? La data del più grande concerto dell'anno o il culmine della catena di "ponti" che è iniziata a Pasqua e ha mobilitato milioni di persone tra esodi e controesodi? O l'esposizione in bella mostra delle "nostre" tre sigle sindacali? Dopodomani sarà il 2 maggio e fino al prossimo 30 aprile tutto scomparirà di nuovo, mascherato dai dati ISTAT sull'occupazione e sul PIL. Rimaranno solo alcune cose di poco conto dopo il sessantaduesimo primo maggio, rimarranno...
  • i disoccupati
  • i co.co.co.
  • i co.co.pro.
  • gli interinali
  • i somministrati
  • i call center
  • le donne senza maternità pagata
  • gli specializzandi senza futuro
  • la vergogna della legge Biagi
  • il job sharing
  • i contratti a termine di 8 ore
  • la Cina
  • i morti sul lavoro
  • i mobbizzati
...e se qualcuno vuole continuare è ben accetto.

Ma non sarà il caso di parlarne subito, c'è un anno di tempo per prepare i discorsi e parlarne nel giorno del primo maggio numero 63.

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