venerdì 27 aprile 2007

Pd



E' nato il Partito Democratico. Dopo anni di trattative, di rinvii, di alleanze, di divorzi più o meno credibili è nata la nuova creatura di centrosinistra (di centro o di sinistra?). L'intenzione era (ormai il passato è d'obbligo) di creare una forza stile Labour inglese che sarebbe stata contrapposta dalla versione italica dei Tory. Ma finirà così? Ho visto Berlusconi dire che la sua coalizione deve prendere spunto dal Pd e creare il PP e dire che al 95% a questo Pd si iscriverebbe anche lui. Poi ho visto Bossi andare da Prodi e Prodi dire che era un incontro chiesto da tempo dal leader (ex?) del carroccio. La mini-relazione del premier su questo dibattito dice che si è parlato di siccità, di legge elettorale e di federalismo fiscale e che c'è stata una convergenza di vedute. Che convergenza possono aver avuto uno che è stato Presidente della Commissione Europea e uno che l'Europa manco la riconosce ed è ansioso di ricostruire il Gran Ducato di Mantova? E in cosa consiste quel 95% di possibilità che porterebbe Berlusconi ad iscriversi al Pd? Forse perchè nel programma c'è scritto che non si farà mai la legge sul conflitto d'interessi? Forse perchè c'è scritto che nessuno impedirà al Signor B. di entrare nella grande abbuffata Telecom? O perchè qualcuno ha giurato e spergiurato che Rete4 rimarrà in chiaro vita natural durante in barba alle sentenze della Corte Europea e ai miliardi investiti da Europa7? Avanti di questo passo avremo la vita semplificata: alle prossime elezioni non avremo da scegliere tra due o più coalizioni, tra quasi 50 partiti, non dovremo aspettare exit-poll e proiezioni, proclami e riconteggi...tanto il simbolo sulla scheda sarà soltanto uno.

Nessun commento: